17 febbraio 2023 Festa Nazionale del Gatto Periodico Daily

2023-02-22 17:52:10 By : Ms. Lily yang

La Festa Nazionale del Gatto, che si celebra il 17 febbraio 2023, nasce nel 1990 per rendere omaggio a uno degli animali da sempre vicino all’uomo. L’idea è partita dalla giornalista gattofila Claudia Angeletti. Si è consultata con i lettori della rivista “Tuttogatto”, e da allora in Italia il gatto si festeggia ogni 17 febbraio.

Già antiche credenze ritenevano febbraio il mese dei gatti. Come pure delle streghe. Il numero 17, ritenuto un giorno sfortunato, veniva indicato per sfatare tutti i miti legati alla iattura collegata alla storia del gatto. E proprio per demolire questa diceria, è stato scelto il giorno 17. Febbraio, inoltre, è il mese del segno zodiacale dell’Acquario. Esso si caratterizza per descrivere spiriti liberi. E questo fa parte dell’essere del gatto. Esso è, per natura, selvatico. Ma anche grande compagno e amico degli esseri umani.

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Inoltre, il numero 17, secondo una credenza dei paesi nordici, può significare ‘una vita per sette’. Così, il 17 è un numero che porta bene. Sta ad indicare ‘una volta morirò e sette vivrò’, come i gatti.

La storia riporta che tutti i gatti domestici abbiano un solo antenato. Si tratta del ‘gatto mesopotamico’, addomesticato circa 10.000 anni fa. In quei tempi, nasce l’agricoltura e, quindi, il bisogno di difendere i raccolti minacciati dai topi.

Nel Medioevo, il gatto è stato considerato come portatore di sfortuna, specie quello nero. Ciò poiché era considerato il compagno diabolico delle streghe. Era associato all’inferno e alla morte.

Mentre, nell’antico Egitto il gatto era visto come animale sacro. Pertanto, chi li uccideva rischiava la pena di morte.

La divinità egizia Bastet era raffigurata come una donna con la testa di gatta. Nella città di Par Bastet, gli archeologi hanno ritrovato una necropoli di gatti sacri mummificati. C’era anche un tempio a loro dedicato.

Anche il celebre Leonardo da Vinci subì il fascino dei gatti, definendoli ‘capolavori della natura’. Furono, per lui, oggetto di studi. Infatti, nei suoi disegni, sono raffigurati gatti. Sia mentre dormono, che mentre si puliscono. O ancora immortalati in alcuni atteggiamenti con altri gatti.

Chi protegge i gatti è Santa Gertrude di Nivelles. E’ una monaca benedettina vissuta nel VII secolo. Nota come protettrice dei viaggiatori e giardinieri, lo è anche dei gatti perché sembra che li amasse molto. Anche perché i gatti, mangiavano i topi, portatori di gravi infezioni. E lei era invocata anche durante le infezioni.

Il gatto ha caratteristiche e comportamenti che sono stati osservati e hanno precisi significati.

Il gatto è, per definizione, indipendente. Ma nonostante questo, sa regalare aggetto e gioia. Tant’è che è tra gli animali più amati.

Ha un comportamento predatorio. Infatti, le sue caratteristiche si rifanno al cacciare, catturare e riportare la preda. Il suo sistema sensoriale è conformato per ricevere informazioni attraverso l’olfatto, il suono e la vista.

I gatti hanno i baffi. Si chiamano ‘vibrisse’. Servono da antenne sensoriali. Riescono a percepire l’ambiente esterno con precisione. Servono per l’equilibrio e l’agilità.

Il gatto è elegante e anticonformista. Quindi, restio alle regole.

Soffre la solitudine, dunque dell’assenza del padrone che lo coccola e lo nutre. Ciò poiché costruisce con l’essere umano un rapporto profondo. Infatti, anche il mordere dopo una coccola è per dimostrare il suo affetto. Così, si strofina a mani e gambe, sia per

lasciare il proprio odore sulle persone che per raccoglierlo. Questo rafforza il legame.

Tuttavia, il felino prova una diffidenza di fondo e non ama i cambiamenti improvvisi.

Non compie ‘dispetti’, semplicemente perché questi sono espressione di un comportamento di disagio.

Quando il gatto fa le fusa, vuol dire che è felice. Come pure, può essere in una situazione di disagio o di dolore.

Fa le fusa anche quando corteggiano. Come pure in caso di saluti. E ancora, per farsi accettare da un altro animale.

Il gatto ama graffiare parti del divano, o le tende, o le gambe del tavolo e delle sedie. Mentre detesta il tiragraffi!

Graffia sicuramente per tre motivi. Il primo è per affilarsi le unghie, per far rimuovere la parte più vecchia e far nascere la nuova. Il secondo motivo è per esercitarsi a ritrarre e protrarre le unghie, utile per la caccia. Il terzo riguarda la marcatura del territorio. Infatti, graffiando con le unghie, il gatto rilascia attraverso i polpastrelli delle informazioni olfattive per marcare il suo territorio.

Il gatto nero ha un portamento maestoso, occhi scintillanti di verde o giallo e sguardo fascinoso.

Già dal Medioevo, era associato al diavolo. Per il clero, andava ucciso e bruciato vivo.

Le credenze si dividono. Per alcuni, i gatti neri sono considerati portasfortuna. Mentre, per altre culture rappresenta proprio la dea bendata e sono segno di prosperità.

I numeri del gatto nero da giocare al lotto sono: rigorosamente sulla ruota di Napoli, terno: 3 – 17 – 81.

Durante la Festa Nazionale del Gatto, si organizzano eventi ed iniziative sia per celebrarlo che per sensibilizzare rispetto al randagismo e alla possibilità di supportare le colonie.

In queste giornate, è possibile scoprire la storia dei gatti di Piramide. In programma c’è la manifestazione ‘La città dei Gatti’, sesta edizione. In scaletta incontri, mostre, eventi, proiezioni, convegni e campagne sociali tra Milano e Roma.

Proprio a Piramide, sono previsti due interventi: sulla storia del gatto, con lo zoologo Bruno Cignini, e sulla città e la gestione felina, con il veterinario Stefano Argiolas.

Venerdì 17 febbraio ad Andria, presso il Museo del Giocattolo, si terrà l’appuntamento ‘L’ora delle storie’. Organizzato dal Museo e dal Forum Animalista Andria, si accoglieranno bambini dai 4 agli 8 anni, che saranno spettatori di letture animate e parteciperanno a un laboratorio manuale. Ospite d’onore sarà il gatto Fortunato, mascotte del museo.

Nella sala Stucchi di Palazzo Trissino, dalle 18 alle 20 del 17 febbraio 2023 si celebra la Festa Nazionale del Gatto. Si terrà la presentazione del progetto fotografico “Cats in Venice: fotografie e racconti dei gatti che si aggirano per le calli di Venezia”.

L’obiettivo è approfondire il loro comportamento e il ruolo che hanno nel contesto urbano. La città avrà un’oasi felina, per curare, sterilizzare e indirizzare all’adozione gli amici a quattro zampe in difficoltà.

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